Restauro della Chiesa Parrocchiale di San Martino e nuovo sagrato
Cazzago di Pianiga (Venezia)
La chiesa di San Martino si trova a Cazzago di Pianiga (Venezia) in prossimità di Dolo, sulla Riviera del Brenta, i lavori di restauro, realizzati anche con il contributo della regione del veneto, sono iniziati nel 2007 ed ultimati nel 2009, con la realizzazione del nuovo sagrato.
Nonostante la consapevolezza di non trovarsi di fronte ad una grande architettura, si è cercato comunque di far emergere le qualità, che pure ci sono, dell’edificio, che, in ogni caso, riveste un ruolo importante nella storia locale.
L’impianto architettonico è tradizionale, il disegno del pavimento e gli altari laterali sono espressione di una capacità artigianale e di un gusto tipico degli anni Cinquanta del secolo scorso, quando è stata costruita al posto di una precedente chiesa, molto più piccola, documentata già a partire dal 1106.
Lo spazio interno, scandito dalle grandi arcate delle nicchie laterali, ha una sua armoniosa proporzione, i vetri decorati sono inseriti in sottili serramenti metallici.
con il progetto di restauro della chiesa sono stati eliminati i tamponamenti di due arcate interne, a tutto vantaggio della qualità dello spazio.
E’ stata ridisegnata tutta la zona absidale, ora più ampia, con l’eliminazione di alcuni gradini, l’arretramento del grande altare proveniente da Padova, sostituito da un nuovo altare più piccolo. nuovi sono anche l’ambone in pietra e la sede, il pregevole tabernacolo è stato ricollocato sull’altare dal quale era stato separato.
all’interno della chiesa erano stati impiegati tre colori, tutti poco luminosi, con i quali si sottolineava una tripartizione fittizia del soffitto e dei prospetti interni nord e sud. Il progetto propone ancora tre colori, tutti chiari, utilizzati con l’intento di distinguere con coerenza le pareti (tinta avorio), il soffitto (bianco candido), lesene e cornici con un colore di contrasto (sabbia). lo spazio è così scandito dagli elementi architettonici assecondati in modo coerente dal colore. all’esterno si è operato in modo simile a quanto descritto per l’interno: le pareti di tamponamento riprendono lo stesso color avorio dell’interno, zoccolo, lesene e cornici sono dipinte con il color sabbia di contrasto. la facciata sud, distinta in modo netto dagli altri prospetti, conserva invece materiali e colori esistenti prima dei lavori.
Il pavimento è stato rifatto, uguale all’esistente, per inserire il nuovo impianto di riscaldamento. la bussola di ingresso, realizzata in un momento successivo alla consacrazione della chiesa nel ’52, appariva di modesta fattura, pertanto è stata sostituita da una nuova bussola.
Il progetto è stato completato con la realizzazione del sagrato realizzato in pietra piasentina, nelle aiuole alberi di melograno scelti anche per il loro valore simbolico.
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