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"Premio Torta": vince la fondazione Giorgio Cini per l'auditorium "Lo Squero"

Il concorso, che quest’anno spegne 34 candeline, ha assegnato la vittoria per l’intervento “accurato ed elegante, un ideale collegamento tra isola e città attraverso la musica”.
 

Sabato l’Auditorium “Lo Squero” della Fondazione Giorgio Cini ha vinto il XXXIV Premio “Pietro Torta” per il restauro architettonico di Venezia. L’intervento di recupero della struttura dell’antica officina per la riparazione delle imbarcazioni è stato eseguito dallo studio di architettura veneziano Cattaruzza e Millosevich Architetti Associati con il contributo del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche del Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Virginio Bruni Tedeschi.

La motivazione della Commissione Premio “Pietro Torta” 2017, presieduta da Maria Camilla Bianchini d’Alberigo: “La trasformazione dello squero in sede di concerti attraverso un accurato ed elegante intervento, che mette in luce un’ottima acustica, è un appropriato riuso nel rispetto della struttura originale e, soprattutto, un ideale collegamento tra l’isola e la città attraverso la musica.”

“L’assegnazione del Premio Torta alla Fondazione Giorgio Cini – spiega il Presidente Giovanni Bazoli –  è fonte di grande soddisfazione in quanto costituisce il riconoscimento del lavoro svolto in questi anni. Il restauro del complesso monumentale dell’Isola di San Giorgio Maggiore è stata l’impresa che ha “accompagnato” la mia presidenza fino ad arrivare al restauro più recente (che non sarà l’ultimo) che ha portato alla realizzazione del meraviglioso Auditorium “Lo Squero”. Per noi il Premio Torta ha un significato speciale. Nel 1975 lo stesso premio venne infatti assegnato a Vittorio Cini. Averlo vinto quest’anno significa anche avere la conferma che siamo stati all’altezza del suo modello. Ed è proprio a Vittorio Cini che dedichiamo questo riconoscimento, nella convinzione che non ci sia modo più degno di celebrare la ricorrenza dei quarant’anni dalla sua scomparsa.”

Gli interventi a cura dello studio Cattaruzza e Millosevich, hanno consentito il recupero integrale della spazialità dell’edificio ottocentesco: sono state eliminate tutte le parti interne, riaperti gli archi sulle facciate, eliminate le chiusure sui lati corti. E’ stata anche rifatta la copertura, dalla quale sono state eliminate le tegole marsigliesi, sostituite da coppi tradizionali. Grazie alla sua eccezionale acustica e alla sua posizione privilegiata che si affaccia direttamente sulla laguna, lo Squero dell’Isola di San Giorgio Maggiore è uno spazio unico che accorda perfettamente musica e immagine. Di fronte alla platea e alle spalle dei musicisti, infatti, le pareti di vetro, come quinte naturali, aprono uno straordinario scorcio sulla laguna offrendo allo spettatore la possibilità di vivere l’esperienza unica di un concerto “a bordo d’acqua.

 

L’intervento aggiunge un importante tassello al piano di recupero del complesso architettonico dell’Isola di San Giorgio Maggiore, iniziato dalla Fondazione Cini oltre dieci anni fa, in linea con l’impegno statutario di occuparsi della riqualificazione e della manutenzione dell’Isola.

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